Il Carnasciale

La storia di come è nato il Podere Il Carnasciale sembra quasi una favola. Infatti, l'azienda agricola situata tra gli Appennini e il Chianti Classico a Mercatale Valdarno, un paese in provincia di Arezzo, ha riportato in vita un vitigno in gran parte sconosciuto. Circa 50 anni fa, l'agronomo Remigio Bordini scoprì in un vecchio vigneto dei Colli Euganei, vicino a Padova, una vite che si rivelò essere un incrocio naturale tra Cabernet Franc e Merlot. Lo chiamò quindi Caberlot. Dopo aver incontrato Bordini e l'enologo Vittorio Fiore negli anni '80, l'esperto tedesco di pubblicità Wolf Rogosky decise di produrre un vino delizioso da questa rarità. Dall'annata 1988, il Caberlot regna sovrano nella tenuta di campagna acquistata dalla famiglia Rogosky nel 1972 con l'intento di creare qualcosa di speciale.

Un gioiello in mani familiari.

Il Carnasciale è un'azienda a conduzione familiare, con tre generazioni che sono ora responsabili delle sorti della cantina. Bettina Rogosky, il figlio Moritz e la figlia Carla-Elle gestiscono Podere Il Carnasciale come un triumvirato di successo. Il trio è completato dall'enologo Marco Maffei e da Francesco e Remigio Bordini, che assistono l'azienda come consulenti agronomi.

Elegante, potente e unico - Il Caberlot.

Anche dopo la morte di Wolf Rogosky (✝1996), il Caberlot non ha perso nulla della sua aura originale. La gamma, inizialmente composta da un solo vino, è ora cresciuta fino a tre vini. La stella indiscussa dell'azienda è il vino di culto Il Caberlot, che viene imbottigliato principalmente non filtrato in formato magnum e doppio magnum. Bettina Rogosky indica tre importanti fattori di successo per il Caberlot: Le diverse caratteristiche del vitigno, il terroir e il lavoro svolto esclusivamente a mano e caratterizzato da pochi interventi tecnici nelle tre parcelle di proprietà dell'azienda. I due vini successivi completano la gamma: Carnasciale è imbottigliato in bottiglie da 0,75 litri, che lasciano la cantina dopo 6 mesi. Ottantadue è il terzo vino, un Sangiovese monovitigno che matura per 14 mesi in acciaio e viene imbottigliato anch'esso in bottiglie da 0,75 litri.

Artigianato con la massima precisione e perfezione.

In cantina si lavora molto a mano, con cura e passione, e questo impegno è alla base dell'impressionante successo. I vini de Il Carnasciale sono da decenni tra i preferiti non solo degli intenditori e degli appassionati, ma anche dei critici enologici internazionali. I vigneti del Podere Il Carnasciale sono stati impiantati esclusivamente con Caberlot nel 1986, 1999 e 2004 ad una densità molto elevata di 10.000 viti per ettaro. L'azienda a conduzione familiare coltiva viti certificate biologiche. Nel vigneto, la resa per ettaro è limitata a 30 ettolitri. La vendemmia inizia quando i frutti hanno raggiunto la maturazione fenolica.

Dopo la diraspatura, il mosto viene fatto fermentare in piccoli serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Durante il processo di vinificazione, la fermentazione malolattica viene avviata biologicamente. I vini vengono affinati per 22 mesi in botti di rovere francese per lo più nuove, un terzo delle quali provenienti dalle regioni di Allier, TronÇais e Vosges.

Siamo lieti di potervi offrire questi vini rari, che sono limitati di anno in anno a causa della forte domanda. SUPERIORE.DE

"Nel corso degli anni, Il Carnasciale ha acquisito uno status di culto tra i lettori che desiderano le migliori gocce che la Toscana ha da offrire - e a ragione! È qui che si producono alcuni dei vini più unici d'Italia." Antonio Galloni