Annata 2021

Una cosa era già certa poco prima della vendemmia: con l'annata 2021 ci sarà meno vino in Italia. Nonostante il calo dei volumi, l'Italia rimane il primo Paese produttore di vino in Europa, davanti a Spagna e Francia. Non tutte le regioni vinicole italiane hanno registrato cali. La più colpita è la Toscana, con oltre il 20% di raccolto in meno, che unito all'aumento dei costi di vetro, capsule, cartoni e, non ultimo, di energia e logistica, porterà a prezzi sensibilmente più alti. Solo tre regioni hanno registrato un aumento dei volumi di raccolto nel 2021: Calabria, Sicilia e Campania.

Le ragioni del declino a un livello quasi storico sono evidenti. Da un lato, si sono verificati eventi meteorologici eccezionali, tra cui un abbassamento delle temperature e gelate in aprile, che hanno colpito in particolare le gemme delle varietà precoci. In estate si sono verificati temporali e in alcuni casi grandinate anche nel nord-est, mentre allo stesso tempo le regioni meridionali hanno sofferto di un'ondata di caldo precoce con temperature superiori ai 40°C. In agosto, tuttavia, il tempo si è calmato in tutte le località. In agosto, tuttavia, la situazione si è calmata ovunque e lo stato di salute e la qualità dell'uva sono stati costantemente da buoni a molto buoni.

Se si parla con i viticoltori delle singole regioni, alcuni dei quali stanno già immettendo sul mercato le prime bottiglie della nuova annata, sono unanimemente rilassati, persino sollevati, dal fatto che l'annata si sia tradotta in una qualità da buona a molto buona dopo tanti capricci meteorologici. Nelle ultime settimane abbiamo raccolto per voi alcune voci:

In Alto Adige, ad esempio, Hans Terzer, direttore della cantina St. Michael-Eppan e presidente dei cantinieri altoatesini, è soddisfatto: "Siamo molto soddisfatti di tutte le varietà. Il Pinot Bianco e il Pinot Grigio sono caratterizzati da una bella mineralità e da una grande struttura, il Sauvignon da frutta matura e da una bella acidità, il Gewürztraminer da una struttura elegante, il Riesling, il Sylvaner e il Veltliner da aromi classici e da una freschezza giovanile", afferma Terzer. "Solo lo Chardonnay ha avuto un raccolto inferiore nel 2021 rispetto alle altre varietà, ma anche la qualità è stata buona.

Alla Alois Lageder valutano altrettanto bene l'annata 2021: "Per molti anni non abbiamo avuto notti così fresche tra luglio e settembre come nel 2021, il che ha portato a una buona aromaticità e a una rinfrescante acidità delle uve, che sostiene il nostro stile di vino. Succosi, verticali, salati e pieni di tensione si presentano nei nostri vini bianchi, i vini rossi, invece, si distinguono con questa annata - ne siamo convinti - con un potenziale di invecchiamento molto elevato."

Alloggiamo in Alto Adige, più precisamente alla Cantina Bolzano. Con 224 soci, la Cantina Bolzano è una delle più grandi cooperative vinicole dell'Alto Adige. Anche qui la conclusione preliminare è chiaramente positiva: "La qualità è innegabilmente molto buona, sia per le varietà autoctone che per quelle internazionali. A causa delle fresche temperature primaverili, l'uva aveva un numero di acini molto inferiore, che erano anche molto più piccoli a causa della fase secca dell'estate. Inoltre, la politica qualitativa di riduzione dei rendimenti ha dato i suoi frutti. Le uve avevano una struttura molto sciolta e sono state in grado di raggiungere una maturazione tecnica e fenolica ottimale, pur conservando freschezza ed espressione varietale. Di conseguenza, le gradazioni zuccherine si sono attestate su livelli altrettanto elevati, così come, curiosamente, i valori di acidità. Possiamo quindi aspettarci vini molto concentrati e longevi. Anche la decisione del Consorzio Vini Alto Adige di ridurre in modo mirato le quantità vendemmiate ha contribuito all'alta qualità. Rimane una goccia di amarezza: La quantità raccolta, equamente distribuita tra le diverse varietà, è di un buon 10% inferiore alla media degli ultimi anni.

Federica Boffa della casa tradizionale Pio Cesare di Alba (Piemonte) spiega: "Questa è stata una delle più grandi vendemmie dell'ultimo decennio, che ha prodotto qualità eccezionali. A settembre, le temperature diurne erano di 25 gradi e di notte scendevano a 10 gradi. Queste sono le condizioni ideali per il Nebbiolo".

In Maremma, alla Fattoria Le Pupille c'è soddisfazione per una situazione che lascia presagire un'ottima annata. Così Ettore Rizzi, agronomo e figlio della proprietaria Elisabetta Geppetti, esprime fiducia: "Le piogge di metà luglio hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alleviando lo stress idrico e contribuendo a chiudere bene l'annata".

Le prime impressioni dopo la vendemmia a Masseto (Tenuta dell'Ornellaia) ricordano già alcune delle migliori annate della tenuta, nonostante l'annata impegnativa con forti contrasti climatici. Sebbene l'anno 2021 sia stato segnato da forti contrasti che rendono ancora una volta tangibile il fenomeno del cambiamento climatico, secondo il direttore della tenuta Axel Heinz i suoi effetti negativi sono stati idealmente attutiti da caratteristiche elementari come il suolo e il microclima. "È proprio in queste condizioni che possono nascere grandi vini", afferma Axel Heinz.

Anche in Val d'Orcia, nel regno della Tenuta di Trinoro, si è più che soddisfatti. Anche qui non sono mancati i problemi tipici dell'annata, ma il direttore Calogero Portannese confida nelle fondamentali escursioni termiche tra il giorno e la notte che, a suo dire, hanno permesso di sviluppare uve di altissima qualità.

In Sicilia, nella tenuta di Mozia della famiglia Tasca D'Almerita, la mancanza di pioggia ha portato a una vendemmia anticipata di uve bianche Grillo. Come spiega Alberto Tasca, "la forma tradizionale di allevamento a traliccio ha permesso di sostenere la vite durante il lungo periodo di siccità, limitandone la vigoria e distribuendo al meglio le risorse idriche. Le uve sono state protette dal troppo sole e sono cresciute in ottimo equilibrio". Per quanto riguarda il Nero D'Avola della Tenuta Regaleali, l'annata è stata eccellente fin dall'inizio, con un piccolo calo della produzione.

Nella zona dell'Etna, l'estate è stata calda e secca. Vincenzo Lo Mauro, direttore della cantina Passopisciaro, ha aiutato le viti a superare questo momento con un'irrigazione notturna di emergenza. "La raccolta delle uve Chardonnay è iniziata prima, subito dopo il 15 agosto. Abbiamo portato in cantina uve perfette e ricche di bouquet, che daranno un vino più intenso e strutturato." SUPERIORE.DE

Nel frattempo, quasi 100 vini della fresca annata 2021 hanno già trovato posto nel nostro magazzino climatizzato. Ci auguriamo che vi piaccia scoprirli e assaggiarli!